domenica 30 marzo 2014

Domenica a casa...

Oggi ho cucinato un piatto che desideravo fare da tempo...
Dopo tanta ricerca, ho trovato una vodka liscia in offerta al supermercato e ieri ho fatto la panna di soia in casa, ispirata da una ragazza che ne chiedeva il procedimento.

Per la panna, versare 100 ml di latte di soia in un bicchiere per frullatore ad immersione e montate con olio di semi di girasole a filo, finchè non diventera' morbido e cremoso. Far riposare in frigo.



Per la pasta, soffriggere la cipolla con un peperoncino e aggiungere la salsa di pomodoro. Quando il punto di calore sara' alto, la salsa comincia a sobbolire, sfumate con 1/2 bicchiere di vodka e lasciate evaporare. Intanto, cuocere le pennette (tipiche per questa ricetta, anche se io ho usato dei fusilli trafilati al bronzo, che mi stavo posteggiando da un pò) in acqua bollente salata.   A cottura ultimata, aggiungere la panna per formare la salsa rosa e unire la pasta in padella. Mantecare e servire al dente.



   
Questo è un tipico piatto molto in voga tra le feste private dei giovani, negli anni '80.
Per questo, vi propongo un pò di musica per creare l'ambient, richiamare la presenza della vodka e il mio anno di nascita...


https://www.youtube.com/watch?v=snF7U0zoWrE

https://www.youtube.com/watch?v=Rbwz532EQw8

https://www.youtube.com/watch?v=wHylQRVN2Qs



Buon ascolto, buon revivel e buona  Domenica a tutti <3







sabato 29 marzo 2014

FRUTTA FRUTTA FRUTTA

In questi giorni, sto seguendo il regime fruttariano, come spesso faccio per depurarmi, in vista di una dieta vera e propria e avendo dovuto eseguire degli esami un pò pesanti alla schiena...

-Un minimo di 3 fino ad un massimo di 6 frutti per pasto, per colazione spremuta d'arancia 

oppure succo d'ananas 100%

-Thè verde agli spuntini.

-In genere, di sera mangio due o tre kiwi e la mattina le banane.

Ho fatto un paio di foto dei miei ultimi pranzi.








Il mio compagno, nel frattempo, è stato viziato con un risottino al tartufo e limone e falafel con passato di barbabietola, di cui è diventato un amante folle.











giovedì 27 marzo 2014

Crostata di frutta

Oggi volevo regalarvi la ricetta della torta che ho fatto per San Valentino e ripetuta per il mio compleanno, ma ho ricevuto una richiesta, quindi dedicherò alla Red Velvet veganizzata un altro post.
Altro dolce immancabile alle mie feste è la crostata di frutta, che posso eleggere tranquillamente a mio dolce preferito.
Mia madre è quella che da sempre fa crostate e le sparge per il mondo. Siamo cresciute con la tradizione della crostata a fine pasto la domenica e adesso l'ho finalmente convertita alla pasta frolla senza uova.
Si è resa conto che è facilissima da fare ed è anche più buona, perchè il sapore non si discosta particolarmente, è più leggera e, testuali parole, ''cosi' non fa male''... e evita anche tremila cucine diverse per ogni esigenza, intolleranza o gusto della family.

Il 22 marzo, appena passato (il giorno del mio compleanno, appunto)  ho fatto la crostata alla frutta veg e senza glutine, sostituendo alla farina normale quella di riso.





CROSTATA MIMOSA



Per la Pasta Frolla  -ricetta base-:
300 gr farina
150 gr margarina 100 % vegetale, a freddo
150 gr zucchero

Impastare  molto velocemente tutti gli ingredienti insieme in una ciotola.
Il burro, sciogliendosi al calore delle mani, unira' gli altri ingredienti e otterrete un composto sbricioloso.
Se avete difficolta' ad impastare bene il tutto, aiutatevi con due cucchiai di acqua o di latte di soia, dopodicchè formate una palla, avvolgetela in un canovaccio pulito e riponetela in frigo per almeno un'ora.
Potete prepararla in anticipo, anche uno, due giorni prima dell'utilizzo.
Quando andrete a fare la crostata, stendete la base col mattarello, aiutandovi con un pò di farina e posatela in una teglia precedentemente unta. bucherellate il fondo con una forchetta e costruite dei bordi alti.
In forno a 180° per 30/40 min, ma controllate e basatevi sulla conoscenza che avete del vostro forno, perchè io nel fornetto  che ho attualmente in 25 minuti la brucio!! ;)
potete cuocere la base ricoperta di carta stagnola e fagioli secchi, oppure con uno strato sottile di crema pasticciera, al quale poi sovrapporrete altra crema fresca per affondarci la frutta.
Mi raccomando, dedicate un pò di tempo al taglio della frutta, prima di fare la crostata stessa e poi affidatevi alla fantasia e alla frutta di stagione.
Io sono un pò maniacale in questo... le fettine tutte uguali, dello stesso spessore e soprattutto, se avete un minimo di possibilita', tra tempi e spazi, posate gli spicchi di frutta su dei grandi piatti, in frigo a perdere un pò della loro acqua, gia' prima di cominciare la preparazione.
Per la crostata mimosa, sbriciolare al centro l'interno di un pan di spagna veg e poi ricoprire il tutto con la gelatina alimentare.


Più facile a farsi che a dirsi, in poche parole!!!! 


Per la crema pasticciera, vi lascio la ricetta che sto usando ormai da più di un anno a questa parte, presa da <<Sogni di zucchero>>, che a me piace tantissimo ed è gia' a prova di onnivori.

Per dovere di cronaca, vi indico il link, 

ma qui vi posto la ricetta veganizzata:




CREMA PASTICCIERA 
SENZA UOVA







INGREDIENTI E PROCEDIMENTO:
ingredienti:
1 litro di latte di soia
150 gr. di farina
50 gr. di amido di mais
360gr. di zucchero
150 gr di margarina 100% vegetale/latte vegetale/panna vegetale

Procedimento:
In una pentola versare la farina, l'amido e lo zucchero, formare una piccola fontana e versare il latte a filo, mischiando dal centro fino a raccogliere tutta la farina e lo zucchero. 
Quando avrete ottenuto una crema liscia ed omogenea versare il rimanente latte. Continuare a mischiare sul fuoco a fiamma molto bassa per 15 minuti, fino a che il cucchiaio di legno creera' delle onde nel composto e il tutto comincera' a staccarsi dalle pareti.
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.  Quando questa sara' completamente fredda, aggiungere 150 gr. di  margarina 100% vegetale a temperatura ambiente, oppure 150 ml di latte di soia freddo  e lavorare con lo sbattitore, per ammorbidire.

PER LA GELATINA
Sciogliere un cucchiano di agar agar in un pentolino d'acqua (circa 250ml.) in ebollizione e lasciare sul fuoco, mescolando, per 4-5 minuti.
Lasciar intiepidire.
Non vi fate imprressionare dal costo esoso dell'alga, perchè vi può durare veramente anni ed è utile nella produzione dei formaggi vegani!
Nel caso non l'abbiate in casa e non vi sia un negozio biologico a portata di mano, potete sempre ricorrere al classico sciroppo, facendo caramellare un pò di zucchero, con un goccio di succo di limone.
Infine, spalmate la gelatina con un pennellino da cucina ben bene su tutta la superficie della crostata e su ogni fetta di frutta, dopo che vi sarete sbizzarriti nella composizione.



                              








E tanta dolcezza a tutti... <3



mercoledì 26 marzo 2014

Il calcio e il cavolfiore...

Avete presente quelle giornate in cui siete stremate dagli impegni, la palestra non ha fatto altro che spezzarvi definitivamente in due e l'unico rimedio per il mal di schiena sarebbe un tanto agognato bagno caldo (immaginato, sognato e atteso dall'inverno scorso...)...
di quelli che non devono solo rilassare, ma addirittura addormentare!
dal quale ci si deve risvegliare all'improvviso, nel mezzo di un sogno fatto di salti nelle nuvole, con le mani a grinze e le spalle ghiacciate, per l'acqua che ha smesso di fumare e ha riempto di vapori tutta la stanza... e l'asciugamani che stava dietro al collo ha preso sonno a sua volta e scivola, svenuta e tiepida nella vasca.
La fase rilassante parte dall'accensione delle candele, poi continua con la mano che ''prova'' la temperatura nell'acqua... un quarto d'ora di scaldino e di acqua che scorre, per riempire la vasca...
tempo 5 minuti dalla ''prova ditone'', state li' li' per chiudere gli occhietti nella penombra delle fiammelle...
ecco che il cane comincia a grattare dietro la porta del bagno e tu inizi a chiederti perchè hai poggiato una candela sullo scalino e non l'hai fatto entrare con te, come fai di solito...
ma no, non puoi demordere! ti stai riposando... te l'eri regalato questo bagno...
e il cane ritorna a chiamare ostinato alle spalle della porta.
Un sms di soccorso diretto all'altra stanza: ''lo senti il cane... io un bagno mi stavo facendo!''
Niente passi, il tuo lui è troppo impegnato a giocare mentalmente con la sua squadra del cuore, immobile nella stessa scaramantica posizione.
il cane che continua a grattare, solo un sms di risposta: ''e io una partita mi sto vedendo!''
Una... UNA?? UnA???
Ormai ci sono tre partite a settimana... una volta, la domenica, o al massimo il sabato sera, si riuniva la famiglia sul divano con una pizza e una birra... ora non c'è un giorno libero... non c'è un Gordon Ramsay o Enzo Miccio o Cannavacciuolo che tenga..... Nemmeno il nuovissimo Nè Carne Nè Pesce... che tanto ci sono le repliche... dovetti aspettare 2 mesi dalla fine del programma per vedere la terza puntata...
Sta venendo l'odio del calcio anche a me, che ero un'appassionata!
Ed io che volevo concedermi nella vasca solo il primo tempo...
Per fortuna, stasera, mi consolo con uno dei miei piatti preferiti :

CAVOLFIORE IMPANATO


Potete prepararlo anche in anticipo, o friggerlo come antipasto. E' tipico nelle cene delle feste.
Bollite un cavolfiore a cimette per 2 minuti. Una volta raffreddato, immergetelo nella pastella di farina di ceci, che avrete preparato in anticipo con acqua a filo q.b., nel pangrattato e poi in forno a 180 ° per 30 min. o finchè la farinata non si sara' appresa e dorata secondo il vostro gusto.
Servire con sale e pepe macinato al momento.
E voila'!!
E' squisito!!
E alla fine gioirete anche della vittoria della squadra del cuore del vostro lui, anzicchè mandarlo a quel paese!!!


E buon post-partita a tutti!!

<3








martedì 25 marzo 2014

Pazzi per il mallone


Una volta gustata la ''Minestra dellanonna''



e bevutone tutto il sugo, che è buono e fa bene, scolate ben bene le verdure che vi restano, cotte in abbondanza e scoprirete di avere un'opzione più che interessante.
Soffriggendo in poco aglio e olio, con tanto peperoncino, e schiacciando il tutto grossolanamente con una forchetta, otterrete il Mallone, che io adoro.
E'  una droga!



Ogni Mercoledi', è ormai fissa la tappa al nostro Pub preferito, il Bodeguero !
Immancabile la versione vegana della pasta del giorno, che il proprietario offre a fine serata, ma prima non si può fare a meno della porzione gigante di patatine fritte e del loro ottimo e insostituibile mallone.
Ma se vi manca il locale, per una volta, prendete la vostra compagnia del mercoledi' sera, riunitevi e portate il vostro mallone dove la proprietaria di casa ne avra' preparato gia' una sua versione e otterrete questo:



Ancora non è finita. Unita la forza e l'abbondanza dei due ''malloni'', con quello che resta, potete ottenere una terza Opzione e godere ancora per il pranzo del giorno dopo, con un caldo e affettuoso risotto.



Tostate 180 gr di riso, tra Venere nero ed integrale (per 2 persone) con una cipolla.
Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco, poi ricoprire con brodo o acqua calda.
Il riso integrale, in genere, ha bisogno di lunga cottura, anche fino a 40'. Leggete le istruzioni sul pacco del vostro riso e in ogni caso avete sempre la scusa per assaggiare. Il risotto sara' pronto quando si asciughera' tutto il brodo, risultera' cremoso sotto il cucchiaio di legno e i chicchi non saranno più callosi.
Mantecare con le verdure conservate e avrete il risotto al Mallone, da leccarsi i baffi!!



Buon Appetito
e Buon Mallone a tutti voi <3



mercoledì 12 marzo 2014

La minestra della nonna

Ho visto questo contest http://www.acquaementa.com/contest-le-nostre-radici/ e non ho saputo resistere.
Mi è venuta subito in mente la minestra che faceva la mia nonna paterna, con gli ''scarti'' di cucina e con le erbe che mio nonno portava dal suo piccolo pezzetto di terra.
Ho riproposto questa ricetta in famiglia, da questo Capodanno e soprattutto da quando lei non c'è piu'... ovviamente eliminando il grasso del prosciutto o le ''scorze'' del parmigiano, che lei invece utilizzava da buona ex salumiera.

Qui vi propongo la mia ricetta .
Le erbe che mio nonno portava a casa non scopriremo mai quali sono, ma il sapore si avvicina proprio a quella dei miei ricordi di bambina.


LA MINESTRA DI NONNA MARIA.



Per 6 persone:


  • 1 cipolla
  • 1 peperoncino fresco
  • 1 pezzo di zenzero q.b.
  • 1 verza
  • 1 cespo di bietole
  • 1 mazzetto di cicoria
  • 1 cavolo nero
  • 1\2 kg. di broccoli 
  • 1 e 1/2 kg di patate

Scaldare una cipolla a fettine sottili in un filo d'olio, con un peperoncino e un pezzo di zenzero fresco grattuggiato.
Sbucciare 1,5 kg. di patate, tagliare a tocchetti e unire al soffritto.
Nel frattempo, pulire accuratamente le bietole, i broccoli, gli spinaci, il cavolo rapa e la verza e mettere in pentola ricoperte d'acqua. Far bollire, abbassare la fiamma e cuocere per un'oretta, fino a cottura desiderata.
Servire calda con una spolverata di mandorle macinate e di pepe.
   





II Contest

Il secondo contest è quello veramente sentito, vegano tra ricette vegane.
Proposto da LaboratorioVeg - Blog di cucina sperimentale vegetariana e vegana e In cucina con Samantha.
Tema il finger food.

http://www.laboratorioveg.it/baci-di-dama-salati/

Per questo contest ho rispolverato una vecchia ricetta, utilizzata in occasione di buffet, serate e banchetti informativi sulla scelta vegana, organizzati con i miei amici carissimi di Veg in Campania.

Vi posto qui la ricetta 



BACI DI DAMA SALATI






Dosi per 15 ”baci”.
Per le basi:
farina di farro 100 gr.
mandorle tritate 100 gr.
vino bianco 30 ml
1 pizzico di sale
margarina vegetale 100 %  80 gr
lievito alimentare in scaglie 80 gr
Per la farcitura:
lupini 100 gr
panna di soia 250 gr
agar agar 5 gr
rosmarino, salvia, noce moscata q.b.
olive nere e verdi a piacere
Preparazione
Il giorno prima preparare il ”formaggio” di lupini.
Tritare i lupini sgusciati ed asciugati. Far sobbollire la panna con gli aromi, per farne prendere il sapore, dopodichè sciogliervi un cucchiaino di agar agar in polvere e ripassare sul fuoco per pochi minuti. Unire ai lupini, frullare il tutto con aromi o olive, a piacimento. Conservare in frigo, in una tazza oleata, per una notte.
Per ottenere circa 30 basi, impastare le farine di farro e di mandorle con la margarina a freddo ed il resto degli ingredienti, per 10 minuti, fino ad ottenere una pasta frolla salata. Riporre in frigo per almeno un’ora. Formare col composto delle palline della dimensione di una noce e schiacciarle leggermente da un lato. Cuocere in forno a 180° per 15 min. su teglia foderata con carta forno.
Lasciar raffreddare le basi. Infine, farcire con la crema di lupini e servire, anche freddi.

E qui il link del contest, dove è ancora possibile votare la mia ricettina.


Avevo giurato che sarebbe stato l'ultimo, ma poi ho visto questo 
http://www.acquaementa.com/contest-le-nostre-radici/ e non ho potuto resistere!

Al prossimo post... <3

Piacere!! Mi presento con le mie Castagnole di zucca!


Ogni volta non è mai un giorno buono. Ogni giorno mille impegni, mille cose da fare...
Ogni cosa è un' occasione da aspettare...
E allora oggi è il giorno giusto per aprirlo, finalmente, questo blog.
In questi giorni ho preso la fissa per i concorsi e così ho deciso di postare qui le ricette che vi ho presentato.

Tutto è cominciato con un contest sui dolci di Carnevale e le castagnole di zucca sono state la mia dea per parteciparvi.
Un mix tra castagnole e frittelle d'ispirazione parigina.


Qui la ricetta:


Ingredienti

  • 400 g polpa di zucca
  • 60 g zucchero
  • 500 g farina
  • 1 bustina LIEVITO per dolci
  • 50 g olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiaio rhum per dolci
  • 1 pizzico sale
  • 1 pizzico bicarbonato
  • limone
  • q.b. olio di semi
  • q.b. Zucchero a Velo vaniglinato
  •  anicini colorati

Preparazione

Da una zucca di circa 1 kg, ricavare la polpa e passarla in forno a 180° per 30 min, coperta con carta d'alluminio.
Quando sara' ammorbidita, passarla al passaverdure o schiacciarla con la forchetta, in modo da farla scolare bene del suo succo.
Unire farina quanto basta per far asciugare il composto. Saranno 500 gr di farina per 400 gr di polpa di zucca cotta. Amalgamare bene con tutti gli altri ingredienti, fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Lasciare riposare un'oretta. Ricavare tante palline ,anche con l'aiuto di due cucchiaini e friggere in olio di semi abbondante e ben caldo. Con queste dosi, si ottengono 130 castagnole.
Ricoprire di zucchero a velo a piacere e anicini colorati, come fossero coriandoli.
Attenzione a leggere bene gli ingredienti o a cercare quelli cruelty free, privi di gelatina o coloranti di derivazione animale!
E Buon Carnevale a tutti!!!!!!!!!