giovedì 22 maggio 2014

Cynar casalingo

Ma quanto sono buoni i carciofi??
Fritti, in pastella, arrostiti, bolliti, in crema, pasta con cuori di carciofo, all'insalata, aglio olio prezzemolo, risotto ai carciofi...
ma quanti scarti???
Puliti 5 carciofi enormi, arrivati dalle terre di Capaccio, le foglie e i gambi di scarto emanavano un profumo fortissimo che mi ha fatto spuntare sulla testa una lampadina...
e così ho cercato la ricetta dell'amaro al carciofo!
Per un riciclaggio estremo!!



Ingredienti:
foglie esterne e gambi di 5 carciofi
1 litro di alcool puro
400 gr di zucchero
1 lt d' acqua

lasciar macerare gli scarti del carciofi ricoperti di alcool puro, in un contenitore a chiusura ermetica.
Io ho usato un grosso boccione di vetro, posato in un angolo buio della cucina e girato a testa in giù ogni giorno, per tre settimane.


Trascorso questo tempo, sciogliere lo zucchero nell'acqua, aspettare che raggiunga il bollore e lo zucchero sia completamente sciolto. Far raffreddare e unire al liquore, che avrete accuratamente filtrato.
Il vostro cynar è pronto per le cenette estive.



Potrete gustarlo a pieno fra due o tre mesi, ma vi assicuro che è buonissimo! :)

ps. con queste dosi otterrete 2 lt di amaro al carciofo.





Sacher farcita di crema di nocciole

Finalmente, col mio nuovo frullatore, ho potuto fare la mia crema di nocciole in casa veg!
Per il mio onomastico, l’ho utilizzata per una crostata e per farcire la sacher (come piace a mia sorella).
Ricetta della vegNutella, rubata da Greenme, buonissima, velocissima e facilissima!
6 cucchiai di nocciole sgusciate e tostate
1 cucchiaio e ½ di cacao amaro
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
4-6 cucchiai di latte di soia alla vaniglia


Frullare le nocciole per 10 secondi, aggiungere l’olio e continuare. Aggiungere man mano tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una crema densa. Conservare in frigo.
E’ buonissima!!



SacherVeg:
300 gr farina
150 gr di margarina veg
150 gr zucchero
½ lt latte di soia alla vaniglia
100 gr di cioccolato fondente
1 bustina di lievito per dolci
Pinoli
Lavorare la margarina con lo zucchero. Sciogliere il cioccolato con il latte e unire il tutto. Lavorare bene , intanto imburrare e infarinare una teglia.
In forno, 40 minuti a 180°.
Si può preparare il giorno prima e lasciarla raffreddare, dopodicchè tagliare a metà e farcire con marmellata di albicocche oppure con la crema di nocciole.
Per la glassa, sciogliere 200 gr di cioccolato fondente e unire rhum a piacere.
Io ho aggiunto uno strato di marmellata in superficie, prima di colare la glassa.




Goduriaaaaaa!!!


Festa della mamma

Questo mese è stato ricco di feste, associate a eventi più preoccupanti e meno spensierati, 
alias = occasioni per cucinare!
Per la domenica della festa della mamma ho fatto gli omini di pan di zenzero, che piacciono a mia madre e ci ricordano le nostre origini calabresi!
La mia amica Ale mi ha passato la ricetta, ma l’impasto doveva essere più APPICCICOSO, io l’ho reso troppo simile alla pasta frolla, quindi sono venuti buonissimi e profumatissimi, ma non come i veri omini di pan di zenzero!
Ci dovrò riprovare!
Per il momento, vi posto la ricetta:
2 tazze farina
1 tazza di farina integrale
1cucchiaino di lievito
1cucchiaio e 1/2 di cannella
 3 cucchiai di succo di zenzero
1/2 tazza olio e.v.o.
1 tazza sciroppo acero o malto
1 cucchiaino di noce moscata
1 pizzico di sale
180° 15 minuti




<3




Pranzi veg fuori casa

Questo mese è passato in fretta, tra visite ed esami in giro per l’Italia, per colpa della mia schiena capricciosa.
Ho un bel po’ di articoli da recuperare, altrimenti sarà difficile arrivare alle 365 ricette per quest’anno!
All’inizio del mese avevo intenzione di fare due recensioni, ero entusiasta di scrivere qualcosa, un’opinione, un vero commento… scrivere solo ricette per me è molto complicato!
Non so come si tiene un blog di ricette, so solo come si scrive… un articolo, una poesia, una recensione…
Forse potrei cominciare a scrivere le ricette in rima… ;)
Dato che le recensioni di cui mi occuperò non sono 100% positive, forse è anche per questo che non l’avevo fatto subito.
Partiamo dal matrimonio di una mia vecchia amica del liceo, nonché collega del mio compagno.
Il 3 maggio siamo stati invitati prima nella meravigliosa Chiesa di San Giorgio, nel centro storico di Salerno, poi al ricevimento presso la Tenuta Lupò, a Paestum.
Premetto che finora i miei pranzi di matrimonio erano costituiti dal “menù bimbo” , senza cotoletta.
I più esperti e in concomitanza con commensali celiaci, proponevano il risotto coi funghi (in una giornata fortunata) e tutti i carnivori al tavolo mettevano insieme caritatevolmente le loro insalate per paura di ledere la loro reputazione in mio cospetto!
Per questo, voglio sottolineare la piacevole sorpresa di questo pranzo!
Apparte le solite verdure grigliate, ovviamente melanzane e zucchine che non sono di stagione, ho avuto ben due primi e abbondanza di verdure, pomodori secchi (che adoro!!), un primo all’ortolana, un secondo di patate e zucchine bollite un po’ stile ospedale, la solita “insalatina dei carnivori”, un ricco buffet di frutta, ma soprattutto un buonissimo e sorprendente primo piatto da menù, semplicemente veganizzato!




Ecco i paccheri alla crema di fave:



ottimi e associati alle sensazioni positive del caso!! :D
Ecco perché il giorno dopo, ad un vero pranzo vegano, le aspettative erano più alte e la delusione è stata ancora più alta!
Il riso venere alla crema di fave è stato (poverino, a sua insaputa) confrontato con la meravigliosa e stupenda crema di fave con cui era condita la pasta il giorno prima! Obiettivamente senza crema di fave, sciapo e crudo.


 Il pranzo parte circa un’ora e mezza dopo il nostro arrivo e qui è ancora inevitabile il confronto col matrimonio del giorno prima, che era stato addirittura più celere!
Antipasto: caponata di verdure miste con maionese. Si è presentata come un’insalatina di verdure crude e scondite tagliate a piccoli cubetti e uniti con un coppapasta, contornata da sputini di schiumetta, che probabilmente dovevano essere “la mayonese”. Giudicato da una che ha impiegato due anni per perfezionare la sua di mayonese veg e dai miei amici che la mia l’hanno assaggiata, desiderata e richiesta più volte!


Flan di asparagi: una polpettina di patate con contorno di patate e una punta di asparago sù!


Il dolce è stata la parte più buona del pranzo: mattonella al cioccolato su frullato di fragole, in realtà era un brownie e tutte le salse erano molto annacquate e sciape (detto da una che a casa sua mangia senza sale)!


Mi spiace molto commentare negativamente un pranzo esclusivamente e appositamente vegano e apprezzo tantissimo l’iniziativa di questo ristorante di Ariano Irpino, che tra l’altro fa serate vegane ogni giovedì (che, in realtà, mi erano state descritte con tutti gli entusiasmi di chi, della zona, c’era già stato), ma ho raccolto anche le delusioni di chi era con me.
Una delle mie migliori amiche, divenuta vegana da poco, cresciuta a macrobiotico, era venuta con me al suo primo pranzo vegano, in un vero ristorante! Saltellava dalla gioia persino in auto, ma purtroppo ne è uscita con le braccia sotto i piedi.
Il mio compagno, a sua volta, mangia veg tutti i giorni e mi accompagna in ogni dove, ad ogni evento e in ogni locale, da “onnivoro” non ha giudicato proprio una buona pubblicità questo pranzo!
All’evento c’erano anche dei bambini, tra l’altro non di palato facile, come avevo già potuto constatare in prima persona, durante uno dei primi eventi mangerecci, organizzato con le mie amiche del gruppo Veg in Campania.
In ogni caso, è tutta esperienza, nuove idee e tanti complimenti per l’iniziativa e l’impegno!
I commenti negativi servono sempre e solo a migliorarsi!!
Go Veg!!


Dieta della dispensa vol. II

Un’altra cosa che non manca mai nella mia dispensa è il cous cous.
Questi sono pomodori ripieni di cous cous alle verdure.
Cuocere le verdure da minestrone per il tempo indicato, intanto quando l’acqua và a bollore ricoprire il cous cous e lasciarlo gonfiare per 10 minuti.
Sgranare con un filo d’olio e aggiungere le verdure bollite.
Condire i pomodori “cuore di bue”, riempirli di cous cous e ricoprire con pangrattato e farina di mandorle.
Infornare a 180° per 30 minuti.






Per cena, potete usare il seitan che è in frigo e sta per scadere.
Tagliate a tocchetti due patate medie ciascuno e mettetele al forno con tanti aromi, rosmarino ed erba cipollina, un filo d’olio sul fondo, a 180° per 30 minuti.
Fate un soffritto di cipolla con un po’ di vino bianco. Quand’è sfumato, aggiungete i piselli e l’acqua.
Lasciate cuocere per il tempo necessario, dopodicchè aggiungere piselli e seitan a tocchetti nella teglia con le patate. Mescolare e lasciar cuocere per un’altra mezz’ora o fino a cottura preferita.




Rovistate anche nel vostro frigo e… Bon apetit!



Dieta della dispensa vol. I

Dopo la dieta della frutta e la fase ‘’cereali e legumi’’, arriva la dieta della dispensa. 
Nel senso che, consumando quasi esclusivamente frutta e verdura fresche, in particolar modo la pasta và accumulandosi nei mobili e di tanto in tanto và smaltita!
E così, un piatto di pasta al sugo non si nega mai a nessuno.
Anche perché, in genere, il vegano difficilmente lo prepara a casa sua!  
E’ quello che gli rifilano solitamente in un ristorante, ad un ricevimento o quando l’alieno malcapitato in questione è invitato a pranzo (adesso sapete perché i vostri amici vegani rifiutano cordialmente i vostri inviti a pranzo, il più delle volte)!
Il vegano, se deve mettersi ai fornelli, preferisce sperimentare e se proprio non sa farlo, chiama la mamma!!
Capitano poi quei giorni in cui la natura mediterranea chiama e , come su detto, la dispensa è piena ed ecco che con due olivette la pasta al sugo rende sfiziosa una giornata!!



Per cena, abbiamo bollito 40 gr di lenticchie secche cadauno (lasciate a bagno tutta la notte), con qualche pomodorino datterino.
Le lenticchie mi ricordano l’adolescenza, i miei 15 anni, quando cominciavano le prime diete ed ero già diventata vegetariana. Un barattolo di lenticchie precotte, “aperto e mangiato”, era sufficiente e sembrava chissà quale sana cena!!! J





E ora sbirciate nella vostra dispensa e mettetevi all’opera!
Buondììì!